I nostri amici animali possono sviluppare la cattiva abitudine di ingerire “corpi estranei”, ovvero oggetti di svariata forma e natura.
Questi oggetti possono essere di diverso tipo, alcuni esempi possono essere gli stessi giocattoli, se ingeriti parzialmente o totalmente, palline, aghi (con e senza filo), frammenti di tessuto (tende, calzini), fili per cucito, tappi di plastica e metallo, collari, bastoncini per spiedini e chi più ne ha più ne metta.
Un discorso a parte meritano le ossa, che possono causare sia lacerazioni (ossa taglienti) sia occlusioni (ossa sminuzzate).
Tali oggetti possono ”fermarsi” nei vari tratti dell’apparato gastroenterico o, più raramente, possono venire inalati, causando ostruzione, parziale o totale, delle vie respiratorie, con conseguente sintomatologia respiratoria diversa a seconda del tratto dell’albero respiratorio interessato.
I corpi estranei che pervengono nell’apparato digerente possono fermarsi in esofago, stomaco o intestino, causando occlusione (parziale o totale), perforazione o lacerazione del tratto interessato, con gravi ripercussioni sulla salute del nostro amico.
In molti di questi casi si riscontra la necessità di intervenire per asportare il corpo estraneo, tramite l’ausilio dell’endoscopia o, nella massima parte dei casi, mediante intervento chirurgico.
E’ di massima importanza non attendere per la presentazione del paziente in clinica, perché un corpo estraneo può causare necrosi, perforazione o lacerazione del tratto interessato, con conseguenti peritonite e sepsi, tutti fattori che rendono più critico l’intervento chirurgico e quindi più remota la possibilità di un ritorno funzionale alla normalità, nonché della sopravvivenza del paziente.
Il personale medico sarà in grado di effettuare l’iter diagnostico adeguato al singolo paziente, e suggerirvi la terapia più idonea , caso per caso (terapia medica, endoscopica o chirurgica).